Coordinamento Tiro a Segno ASI

Il coordinamento tiro a segno ASI nasce nel 2015 dalla volontà del maestro Dario Callarà, responsabile del Coordinamento Disciplina Tiro a Segno, e dal sostegno dell’ASI Comitato Provinciale di Roma, che fin da subito ha creduto nel progetto, sostenendone la crescita e lo sviluppo.

Le prime iniziative si sono ufficialmente svolte a Roma, presso il poligono di Porte di Neola, dove si è anche svolto il primo trofeo ASI Roma di tiro a segno. Nonostante sia nata come disciplina di nicchia, per pochi appassionati, si sta diffondendo e trova un numero sempre crescente di partecipanti.

Con l’aumentare delle attività proposte dal coordinamento sta aumentano anche l’interesse intorno a questa attività e così le adesioni. La crescente richiesta di partecipazione è certamente uno stimolo per il coordinamento, che sta gettando le basi per uno sviluppo al livello nazionale.

Ad oggi, organizzati dal coordinamento di disciplina sono stati svolti numerosi corsi di formazione di Tiro Operativo presso il poligono Spagnoletti a Testa di Lepre, a maggio 2016 è previsto il primo corso per istruttori. Attualmente i poligoni affiliati si trovano nel Lazio, in Toscana ed in Campania, raggiungendo alcune migliaia di tesserati. Da non dimenticare però che il successo della disciplina va di pari passo con la professionalità degli addetti, tutti qualificati, che fanno della sicurezza, fondamentale per questa disciplina, la base di partenza per un percorso che porta all’utilizzo delle armi in modo serio e coscienzioso.

“In un periodo in cui, l’attenzione dei media è puntata particolarmente proprio sul discorso delle armi - il maestro Dario Callarà - consiglio vivamente di prendere parti ai corsi per prendere coscienza che maneggiare un arma non sia un gioco e che, se fatto nel luogo giusto, con professionisti può essere uno sport divertente e stimolante.

 

Come ottenere il porto d'armi per uso sportivo

Per ottenerlo è necessario seguire alcune procedure richieste dalla legge italiana. Per prima cosa occorre recarsi dal proprio medico curante per ottenere il rilascio del certificato anamnestico che attesterà l'idoneità fisica e mentale e l'assenza di uso di stupefacenti e alcool. Con questo certificato è necessario poi recarsi da un ufficiale sanitario del vostro comune che effettuerà un'ulteriore visita per dare il nullaosta all'ottenimento del porto d'armi.

Esaurita questa fase, occorre andare presso un poligono di tiro iscritto all'Unione Italiana Tiro a Segno (UITS), o presso un'associazione di tiro affiliata al CONI, al fine di sostenere un breve esame pratico, finalizzato alla verifica dell'abilità con le armi. Sono esonerati da questa prova coloro che hanno svolto il servizio di leva.

A questi ultimi sarà richiesta una copia del certificato di congedo dalle forze armate. Una volta ottenuti questi certificati, è la volta della questura o del commissariato di Polizia.

Sarà necessario riecarvicisi e compilare i vari moduli richiesti per il porto d'armi (pagando anche alcuni bollettini). Se la richiesta sarà ritenuta corretta, il tempo mediamente necessario per il rilascio del porto d'armi ad uso sportivo è di due mesi.